ATTENTI AL LUPO
Storie di violenza tra le pareti domestiche
CIRCOLO DEL CINEMA
DI BELLINZONA
6 -27 ottobre 06

La violenza domestica è una delle più diffuse e nascoste violazioni dei diritti umani, avviene nelle case di tutto il mondo, indipendentemente dal ceto sociale, dalla religione, dalla cultura o dalla posizione economica. Amnesty International vuole rompere il tabù che circonda questa forma di violenza. Abbiamo per questo chiesto ai Cineclub ticinesi una consulenza e un sostegno per raccontare questa tematica col linguaggio del cinema. Le immagini e le storie proposte permettono di comprendere con immediatezza il circolo vizioso di potere e violenza che si può instaurare tra le mura domestiche.

Le organizzazioni che si occupano della difesa dei diritti umani denunciano che il 60% delle donne sposate è vittima di violenza, più di 200 donne ogni anno sono sfregiate con l’acido e il 47% subisce stupri. Questi crimini non sono puniti: secondo recenti stime, il 42% delle donne accetta la violenza come parte del proprio destino, il 33% non si sente capace di reagire, il 19% protesta contro le punizioni e solo il 4% vi si oppone con forza. Questo avviene anche in Svizzera dove, secondo uno studio del 1997 (l’unico disponibile), una donna su cinque ha subito, almeno una volta nel corso della sua vita, atti di violenza fisica o sessuale da parte del partner.

Dal 4 al 27 ottobre Amnesty International porta in Ticino una “casa itinerante contro la violenza domestica”, un camper molto speciale che percorrerà le strade del nostro cantone per parlare di violenza all’interno della coppia. Saremo ospiti di scuole e comuni, di teatri e di associazioni per animare manifestazioni, mostre, dibattiti e concerti che ci aiuteranno a comprendere il tema della violenza domestica e ad agire per sostenere le vittime di questa violazione dei diritti umani.

Chiara Guerzoni
Amnesty International, Centro regionale Svizzera italiana

Francesco Hayez  (1791-1882)

I cineclub ticinesi hanno accettato con piacere la proposta di Amnesty International di organizzare una breve rassegna sul tema della violenza domestica. Come sempre in questi casi di “percorsi tematici”, si è trattato prima di tutto di condividere il messaggio che l’associazione proponente intende lanciare con la sua iniziativa: nella fattispecie quello di attirare l’attenzione su una forma di violenza di cui si parla ancora troppo poco, quella esercitata all’interno delle mura famigliari dagli uomini sulle donne, sui bambini, dal più forte sul più debole, anche perché spesso alle vittime viene a mancare il coraggio di denunciare i soprusi subiti.

Ma per chi si occupa di cinema è importante anche in queste occasioni allestire un programma di film di qualità, nei quali la forza del tema possa abbinarsi con il valore estetico delle opere, non certo per gratuite ambizioni calligrafiche, ma per una rappresentazione migliore e convincente del mondo che intendono indagare e criticare.

I sei film che saranno proiettati in ottobre a Locarno, Bellinzona e Lugano rispondono in tutto e per tutto a questi criteri. La maggior parte sono firmati da autori che non necessitano più di nessuna presentazione e che sono ormai entrati con pieno diritto nella storia del cinema: Rainer Werner Fassbinder, Claude Chabrol, Zhang Yimou e il senegalese Ousmane Sembène, padre putativo del cinema africano. Ad essi abbiamo voluto affiancare due esordienti spagnoli che si sono distinti in vari festival internazionali: Iciar Bollaín, unico sguardo femminile in un programma che vede quasi sempre le donne come vittime protagoniste, e Achero Mañas (soprannome di Juan Mañas Amyach), che sposta invece l’attenzione sulla violenza dei padri contro i figli.

Il nostro augurio è che questi film sappiano far riflettere lo spettatore su una realtà scomoda ma molto più diffusa di quanto comunemente si crede, e nel contempo possano essere apprezzati anche come momenti di ottimo cinema.

Michele Dell’Ambrogio
Circolo del cinema Bellinzona

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