Lo specchio scuro
Un viaggio nel noir hollywoodiano
CIRCOLO DEL CINEMA DI BELLINZONA
genn 06 - febb 06

MYSTIC RIVER
Clint Eastwood, 2003

Sceneggiatura: Brian Helgeland, da un romanzo di Tennis Lehane; fotografia: Tom Stern; montaggio: Joel Cox; musica: Clint Eastwood; interpreti: Sean Penn, Tim Robbins, Kevin Bacon, Laurence Fishburne, Marcia Gay Harden, Laura Linney, Kevin Chapman, Adam Nelson, Jonathan Togo, Cayden Boyd, Charlie Broderick, Ken Cheeseman; produzione: Clint Eastwood, Judie Hoyt, Robert Lorenz per Malpaso Productions/Villane Roadshow Pictures/Npv Entertainment/Warner Bros.
Dvd, colore, v.it., 137'

In un quartiere popolare di Boston, tre ragazzini (Jimmy, Sean e Dave) giocano nella strada. Uno dei tre, Dave, viene rapito da due pedofili e resterà loro prigioniero per alcuni giorni. Venticinque anni dopo, Jimmy (Penn) è diventato il ras del quartiere, Sean (Bacon) è un poliziotto e Dave ha sposato una cugina di Jimmy.
La figlia di Jimmy, Katie, viene trovata uccisa in un parco. Sean indaga, ma Jimmy conduce una sua inchiesta personale e finisce per sospettare di Dave…
La violenza è per Eastwood un fattore, una componente della vita sociale che non è possibile né realistico pensare di estirpare. Mystic River ci mostra questa tremenda verità in maniera stringente, inequivocabile.
Film cupo, non soltanto per ciò che racconta, ma anche per il come (il lavoro sullo spazio, sul montaggio e sulla fotografia, che mostra una particolare predilezione per la penombra e l'oscurità). Rifacendosi agli stilemi del noir, Eastwood lavora con la consapevolezza dichiarata di creare una “tragedia americana”, interrogandosi sul senso del male, del dolore, della sofferenza. Ma si tratta di una tragedia senza catarsi, una tragedia che non porta alla liberazione, ma piuttosto implode sul finale nella sfilata del Columbus Day.