La camera segreta
di Claire Denis
CIRCOLO DEL CINEMA DI BELLINZONA
MARZO 06 - APRILE 06
TROUBLE EVERY DAY
Francia / Germania / Giappone - 2001

Regia: Claire Denis; Sceneggiatura: Claire Denis, Jean-Pol Fargeau; Fotografia: Agnès Godard ; Montaggio: Nelly Quettier; Musica: Tindersticks; Interpreti: Vincent Gallo Béatrice Dalle, Alex Descas, Trincia Vessey, José Garcia; Produzione: Messaoud, A Film, Rezo Productions, Arte France Cinéma, Dacia Film, Himétique Inc.
35 mm, colore, v.o. st.t., 105 min.


Shane Brown, uno scienziato americano, e la sua neo sposa June sono in viaggio di nozze a Parigi. Il motivo per cui Shane ha scelto la città romantica, non è però legato alla luna di miele, ma ad un grave disturbo di cui soffre. Shane infatti sta cercando di incontrare un collega, il dottor Leo Semeneau, che ha sperimentato alcune droghe su di lui con effetti collaterali disastrosi: un incontrollabile voglia di sesso violento, legato all'omicidio e al cannibalismo; l'uomo ha infatti un desiderio irrefrenabile di “mangiare” la partner con cui ha un rapporto. A Parigi Shane scopre che il dottore ha effettuato gli stessi esperimenti sulla moglie Coré, le cui condizioni sono ancora peggiori, se è possibile. La donna è stata rinchiusa in casa dal marito, come una belva feroce, pericolosa anche per se stessa e incapace di esprimere le emozioni cristallizzate nella sua stessa perversione. L'incontro con Coré è così catastrofico e scioccante da rappresentare per Shane la possibilità di recuperare un tranquillo e “normale” rapporto con sua moglie.
Considerato uno dei film più scandalosi e impressionanti del Festival di Cannes del 2001, "Trouble Every Day" è il dodicesimo film di Claire Denis, ritenuta dalla critica una delle migliori dieci registe degli anni novanta. (…). Il film si può definire una moderna storia “horror” che interpreta il mito del vampiro spogliandolo di ogni aspetto soprannaturale per offrirlo come icona di un perverso appetito sessuale che sfocia nel cannibalismo. (…) "Trouble Every Day", con il suo tema sul cannibalismo (e se vogliamo sulla necrofilia), ha generato numerose polemiche quando è stato presentato a Cannes. (…) La Denis, che cura la sceneggiatura del film con Jean-Pol Fargeau ha così commentato "Trouble Every Day", che prende il nome da una vecchio brano di Frank Zappa: "Non era mia intenzione traumatizzare. Non rientra nel mio modo di lavorare e non credo che il film sia esplicito". La regista ha anche aggiunto che il film è ispirato a un incubo che faceva frequentemente da piccola, nel quale sua madre la “divorava” letteralmente di baci a causa del suo "odore di latte". La Dalle, che nel film ha rapporti con quattro uomini e li uccide tutti, divorandone le carni, ha commentato, d'accordo con la regista, che "il film non è esplicito né violento. E' realmente una storia d'amore e non di cannibalismo". C'è una relazione tra lo stato di Coré e quello di Shane: forse entrambi cercano solo affetto e non possono fare a meno di distruggere i loro amanti, o forse sono perfettamente consapevoli di questo loro istinto di distruzione e volontariamente mietono vittime. Il film non offre un'unica soluzione al dubbio.
(Franco Donatelli, I.H Magazine-Settimanale di Cultura e Spettacolo, 22.02.2002)