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IL MESTIERE DEL CINEMAErmanno Olmi19 settembre 2004 - 12 novembre 2004 |
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Un certo giorno Italia 1969 |
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Soggetto e sceneggiatura: Ermanno Olmi; fotofrafia: Lamberto Caimi; montaggio: Ermanno Olmi, Iolanda Adamo; musica: Gino Negri; interpreti: Brunetto Del Vita, Lidia Fuortes, Vitaliano Damioli, Giovanna Ceresa, Raffaele Modugno, Maria Crosignani, Renato Blandi, Walter Valdi...; produzione: Cinema S.p.A (Milano)/Ital Noleggio Cinematografico (Roma). 35mm, colore, v.o., 102 |
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Un pubblicitario rampante (Del Vita) insegue solo il successo professionale e le avventure extraconiugali. Un giorno investe un operaio e l incidente lo porta a mettere in discussione la sua esistenza. Elogio della famiglia nei toni mesti e meditativi diventati tipici di questo regista cattolico, interessato più alla pulizia morale che ai condizionamenti sociali: lincidente permette al protagonista di riscoprire il senso dei suoi legami con la vita, non mettendo in discussione il proiprio destino ma «il modo di straci dentro», con maggior rigore sentimentale e morale. (Mereghetti) Un certo giorno è davvero uno dei film più espliciti e preveggenti nei riguardi della società italiana alla fine degli anni Sessanta: labbandono delle campagne, il dominio del mercato, le trasformazioni sociali violente, la perdita di valori importanti, il trionfo del consumismo, lalienazione. In questo senso, il mondo della pubblicità è un punto di osservazione esemplare, (...) per Olmi «è un luogo del delitto, dove si inganna e si violenta il prossimo, dove la lusinga fatua diventa demone». (Spila) |
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