Ermannno
Olmi
Il mestiere del cinema

16.09.04 / 12.11.04

CIRCOLO
DEL
CINEMA
BELLINZONA
IL MESTIERE DEL CINEMA

Ermanno Olmi

19 settembre 2004  - 12 novembre 2004
I fidanzati
Italia 1963
Soggetto e sceneggiatura: Ermanno Olmi; fotografia: Lamberto Caimi; montaggio: Carla Colombo; musica: Gianni Ferrio; interpreti: Anna Canzi, Carlo Cabrini; produzione: Goffredo Lombardo per la Titanus/Sicilia S.p.A./22 Dicembre S.p.A.
35mm, bianco e nero, v.o., 77’
La stanca unione tra Liliana (Canzi) e Giovanni (Cabrini), un operaqio milanese trasferito per lavoro in Sicilia, viene messa in crisi dalla passeggera relazione con una ragazza locale, di cui Liliana viene a conoscenza: inizia così uno scambio epistolare fra i due fidanzati che, lontani per la prima volta, analizzano il loro rapporto credendo di ritrovare la perduta armonia.
Sceneggiato dallo stesso Olmi che spezza la linearità della trama con l’inserimento di flashback, flashforward e immagini mentali, il film racconta, in pieno boom economico, la perdita dell’innocenza in un quadro di logorante modernità. Soffuso di un pessimismo soffocato ma insinuante, il film evita di approfondire lo scontro con un ambiente sociale estraneo, per scavare dentro le tensioni dei suoi personaggi, alla ricerca di quei valori umani e affettivi che hanno comunque scarso rapporto con la condizione sociale.
(Mereghetti)
Un film per certi versi ibrido, un passo indietro e uno avanti rispetto a Il posto: più legato al documentarismo, che di Olmi è il retroterra, e pieno di apparenti divagazioni (...) dove lo sguardo abbandona i personaggi. Ma anche più ardito e consapevole del film precedente... I fidanzati è infatti frammentato in un flusso di flashback e immagini mentali che richiamano inevitabilmente Alain Resnais e che lo pongono in sintonia con lo sperimentalismo dell’epoca...
(Pezzotta)