CINEMA
DAL SUD
DEL MONDO

25.11.03/18.12.03

CIRCOLO
DEL
CINEMA
BELLINZONA

CINEMA DAL SUD DEL MONDO

25 NOVEMBRE 2003 - 18 DICEMBRE 2003

Tagikistan

FARISHTAI KIFTI ROST ***

L’angelo della spalla destra

di Djiamshed Usmonov

Sceneggiatura: Djamshed Usmonov; fotografia: Pascal Lagriffoul; montaggio: Jacques Comets; interpreti: Uktamoi Miyasarova, Maruf Pulodzoda, Kova Tilavpur, Mardonqul Qulbobo, Malohat Maqsumova, Hokim Rakhmonov; produzione: Marco Müller per Fabrica (I)/Ventura Films (CH)/Artcam International (F)/Haut et Court (F)/ Asht Village (Tagikistan), Tagikistan/Italia/Francia/Svizzera 2001.

35mm, colore, v.o. tagika, st. it., ’

Un ex proiezionista, dopo dieci anni trascorsi a contatto con la mafia moscovita, è diventato un uomo egoista e crudele. Di ritorno al suo villaggio, deve fare i conti con l’aperta ostilità dei suoi compaesani, della quale è consapevole e che sembra non incutergli alcuna soggezione, ma soprattutto con l’astuta saggezza della madre, decisa a ottenere dal figlio molto di più di quanto non dichiari. Di Djamshed Usmonov i cineclub ticinesi hanno già mostrato, in una passata edizione di Cinema dal sud del mondo, il suo film Parvozi zanbur (Il volo dell’ape), realizzato nel 1997 a quattro mani con il coreano Min Biong Hun. L’angelo della spalla destra è interpretato da attori non-professionisti: nei ruoli principali, l’intera famiglia del regista.

"Sono i due personaggi a incarnare la vera dialettica del film, tra principio di realtà (l’uomo come prodotto di una società malata) e valori ancestrali (la donna come veicolo di saggezza antica e ingenua fiducia). Il moderno pragmatismo dell’uno, che si affida alla violenza per risolvere i numerosi problemi (debiti contratti con i paesani e con la mafia, un figlio decenne di cui ignorava l’esistenza, la ragazza che soggiace alle sue avances rimanendo incinta), si misura con l’atavico miracolismo dell’altra, che presiede ai preparativi della propria morte con astuta semplicità."