Sceneggiatura: Luis Ortega; fotografia: Luis Ortega; montaggio: César Custodio; musica: Leandro Chiappe; interpreti: Dolores Fonzi, Eduardo Couget, Eugenia Bassi; produzione: Chino Fernandez, Villa Vicio, Argentina 2002.

Dorotea, una bella ragazza diciassettenne, vive con la nonna quasi centenaria, che attraversa ogni tanto momenti di follia. Ogni mattina Dorotea la pettina e le fa la toilette prima di andare a lavorare in una lavanderia. Eduardo, da parte sua, esce di prigione. È un uomo debole, provato fisicamente, che va a vivere presso l’Esercito della salvezza. Ma soprattutto è il padre di Dorotea. Tre generazioni, tre vite che si incrociano con un disperato desiderio di essere assieme.

Opera prima originalissima e sensibile, Caja negra mostra tre personaggi sperduti e fragili. Non sappiamo ciò che è successo prima della storia, contano solo il presente e la nudità degli esseri umani. "Il film parla della difficoltà di essere con altri individui e della paura di essere soli; della disperata necessità che tutti abbiamo di rompere finalmente con l’alienazione che ci separa dal mondo e dagli altri; di un’anima chiusa nella sua scatola nera, nella bara della vita; della morte desiderata senza saperne niente di più; del modo in cui può essere trasmesso l’amore nella sua pienezza, senza sforzi né parole, semplicemente essendoci. Ho voluto mostrare le costanti esplosioni di bellezza che questa esistenza produce, aprendo le scatole nere e riunendo le anime solitarie."

(Luis Ortega, dal Catalogo ufficiale del Festival international de films de Fribourg, 2003)