AKI
KAURISMÄKI

10.05.04/15.06.04

CIRCOLO
DEL
CINEMA
BELLINZONA
AKI KAURISMÄKI
Lettere dalla Finlandia
L’uomo senza passato
(Mies vailla menneisyyttä)

Finlandia-Germania-Francia 2002

Sceneggiatura: Aki Kaurismäki; fotografia: Timo Salminen; montaggio: Timo Linnasalo; interpreti: Markku Peltola, Kati Outinen, Annikki Tähti, Juhani Niemalä, Kaija Pakarinen, Sakari Kuosmanen, Esko Nikkari, Outi Mäenpää, Pertti Sveholm, Aino Seppo...; produzione: Aki Kaurismäki per Sputnik Oy / Yleisradio / Pandora Filmproduktion GmbH / Pyramide Productions.
35mm, colore, v.o. finlandese, st. f/t, 97’
«Tornato» dalla morte dopo un’aggressione in cui ha perso la memoria, un uomo (Peltola) si ricostruisce una vita grazie all’aiuto di alcuni emarginati e di una militante dell’Esercito della salvezza, Irma (Outinen): ma dopo essere stato sospettato di aver preso parte a una rapina, scopre che nel suo passato c’è una moglie (Seppo).
Favola dolcissima e poetica che Kaurismäki trasforma in una irresistibile riflessione sulla possibilità degli esseri umani di «rinascere» di fronte alla violenza della società. L’uomo senza passato è l’uomo senza condizionamenti (e quindi non ricattabile) che riesce a smontare l’opprimente intelaiatura delle convenzioni sociali, a volte con l’amore (il rapporto con le donne, Irma in prima fila), a volte con la logica (le relazioni con il padrone «di casa» Antilla e il suo «feroce» cane Hannibal), a volte con l’ironia (lo scontro dialettico tra poliziotto e avvocato, che sembra preso dal miglior Brecht). È anche l’uomo alla disperata ricerca di un’identità (un nome o una divisa che sappiano renderlo riconoscibile), ma capace di usare la mancanza di passato come stimolo per una nuova esistenza, non come una colpa ai cui ricatti cedere. Strepitosi i numeri musicali del complesso dell’Esercito della salvezza, che sotto la guida del protagonista si convertono dal melodico al rock. Gran premio della Giuria e premio per la miglior attrice (a Kati Outinen) al festival di Cannes.