CIRCOLO DEL CINEMA DI BELLINZONA

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LuchinoVisconti

LA TERRA TREMA, 1948

Regia: L.V.; soggetto e sceneggiatura: L.V., da I Malavoglia di G. Verga; fotografia: A. Graziati; musica: coordinata da L.V. e W. Ferrero; montaggio: M. Serandrei; produzione: Universalia; durata: 160'; interpreti: pescatori e abitanti di Aci Trezza.

Stanco dei soprusi dei grossisti, il giovane 'Ntoni Valastro invita i pescatori di Aci Trezza a ribellarsi. Nascono tumulti, alcuni pescatori sono arrestati; ma poi, gli stessi grossisti li fanno rilasciare, non potendo fare a meno del loro lavoro. 'Ntoni convince allora la famiglia a mettersi in proprio, ipotecando la casa. Un'eccezionale pesca di acciughe sembra aiutare i Valastro. Ma, più tardi, in una tempesta, perdono la barca. Stretti dal bisogno, debbono vendere le acciughe ai grossisti a un prezzo irrisorio e, non potendo riscattare l'ipoteca, perdono anche la casa. Il dissesto economico porta la famiglia allo sfascio: 'Ntoni, non trovando lavoro, si consola in osteria; la sua ragazza, Nedda, lo lascia; suo fratello Cola abbandona il paese e diventa contrabbandiere; il nonno muore; la sorella maggiore, Mara, vede sfumare il suo matrimonio; quella minore, Lucia, viene "disonorata" dal maresciallo della finanza Don Salvatore. In più, 'Ntoni è odiato da tutti: dai grossisti, che assaporano la vendetta; dagli invidiosi, che gioiscono del suo sogno sfumato. Alla fine si rassegna a riprendere il mare, coi fratelli più piccoli, sulle barche dei grossisti. Ma, sebbene sconfitto, appare consapevole della necessità che il suo tentativo individuale divenga patrimonio di lotta comune.

V., con gli amici del gruppo di Cinema, in contrapposizione ai fautori del cinema "puro", indicava, come modello per un nuovo realismo cinematografico, la grande tradizione letteraria del romanzo ottocentesco. L'opera di Verga era considerata in particolare un esempio di "arte rivoluzionaria", fonte di ispirazione per soggetti privi di falsità e di retorica... Al fascino per le passioni primitive e "titaniche", che aveva caratterizzato il primo accostamento di V. alla Sicilia di Verga, si unisce ora la ricerca delle ragioni storiche, economiche e sociali della questione meridionale. Pi tuttu 'u munnu l'acqua è salata... Comu niscemu fora 'i faragghiuni, 'a rema 'nni sferra! Cola, tènilu sempri n'i sintimenti; iè ccà, c'amu a luttari! (In tutto il mondo l'acqua è salata... Quando usciamo oltre i faraglioni, la corrente ci travolge! Tienilo sempre a mente, Cola, è qui che dobbiamo lottare!)

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