CIRCOLO DEL CINEMA DI BELLINZONA

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CINEMA DAL SUD DEL MONDO
2001
Cinema dal sud del mondo, anno ottavo. La vetrina sulla produzione asiatica, africana e latinoamericana, sull’onda di un crescente successo, è ormai diventata un appuntamento fisso nell’attività dei cineclub ticinesi. L’anno scorso si diceva che la formula della selezione e l’organizzazione sarebbero state probabilmente cambiate. E puntualmente la cosa è avvenuta : da questa edizione la responsabilità del circuito è passata alla trigon-film, la coraggiosa casa di distribuzione svizzera che ha ormai in catalogo quasi cento film del sud. Ma in Ticino esiste anche la Fondazione MonteCinemaVerità, diretta da Marco Müller, che sostiene molte produzioni del sud e dell’est e che è fortemente determinata a diffonderle nel circuito culturale. L’offerta è quindi sempre più allettante, al punto che ci si trova costretti a rinunciare a qualche film che pure varrebbe la pena di mostrare e che si cercherà di mostrare all’interno di altre rassegne. Oltre ai cinque film ufficialmente acquistati dal Festival di Friburgo e sottotitolati in francese e in tedesco per il circuito nazionale, erano quindi a disposizione i film della Fondazione, spesso sottotitolati in italiano, e le più recenti acquisizioni della trigon, che in Ticino faticano ancora molto a trovare uno sbocco nelle sale commerciali. La scelta non è stata facile, ma siamo lieti di poter presentare un programma di tutto rispetto, con dodici film di grande qualità realizzati tra il 1999 e il 2000, parecchi dei quali premiati in diversi festival internazionali. Il cinema del sud infatti, soprattutto quello dell’estremo oriente e quello iraniano, non è più da tempo una presenza marginale o folkloristica a Cannes, Venezia, Berlino e Locarno, ma si è dimostrato in grado di porsi come il polo più interessante ed innovativo della produzione cinematografica internazionale, superando in più di un’occasione quel cinema occidentale che stenta a trovare nuove strade e che sembra aver perso quella freschezza e quell’immediatezza che pur in passato lo aveva caratterizzato.
In questi tempi bui segnati da una grave crisi internazionale, il cinema del sud acquista poi una rilevanza straordinaria, contribuendo non poco, con le sue immagini di un altrove che l’informazione riduce invece spesso a luogo comune o a pregiudizio, ad aprirci veramente gli occhi sulla ricchezza delle culture del mondo e sulla dignità di tutti gli esseri umani. Il viaggio nel sud del mondo attraverso il cinema non può dunque più essere soltanto un viaggio di piacere : è ormai diventato un viaggio necessario.

Michele Dell’Ambrogio
Circolo del cinema Bellinzona

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