CIRCOLO DEL CINEMA DI BELLINZONA

home


Cinema dal sud del mondo

novembre dicembre 2001

India
UTTARA
Uttara
di Buddhadeb Dasgupta
Premio alla regia alla Mostra dell’Arte Cinematografica di Venezia, 2000

Sceneggiatura : Buddhadeb Dasgupta, dal romanzo di Samaresh Bose ; fotografia : Asim Bose ; montaggio : Rabi Rajnan Maitra ; musica : Biswadeb Dasgupta ; interpreti : Jaya Seal, Tapas Pal, Shankar Chakraborty, R.I. Asad, Tapas Adhikari, Saurav Das ; produzione : Buddhadeb Dasgupta Productions (Calcutta), 2000.
35mm, colore, v.o. st. f/t, 99’.

TORNA
Balaram e Nemai sono due amici pieni di vita che lavorano in una stazione ferroviaria nel Bengala. Hanno una passione in comune, la lotta, a cui si dedicano in ogni momento libero. Nel villaggio c’è una chiesa cristiana e il prete aiuta una comunità di nani e tutta la popolazione locale ; ha adottato un giovane orfano indù e alcuni vagabondi sono sempre ben accetti alla sua tavola. Quando Balaram si sposa con la bella Uttara, nascono delle tensioni tra i due amici ferrovieri. Ma l’ambiente viene guastato anche da un gruppo di fondamentalisti decisi a sbarazzarsi del prete cristiano. Uttara vorrebbe intervenire e chiede l’aiuto dei due lottatori, che però rimangono indifferenti, concentrati nel loro gioco preferito... " Uttara non è una storia di intolleranza e di brutalità, quanto una storia di innocenza e semplicità che una serie di fattori contribuiscono a spezzare e a distruggere. C’è una cruciale relazione tra armonia, intolleranza e frammentazione, in cui l’intolleranza è l’elemento catalizzatore nel declino dalla pace alla distruzione. Uttara è la mia risposta a queste realtà e allo stesso tempo un avvertimento. In questo mondo, in eterna tensione tra il bello e il brutto, dobbiamo lottare per preservare la bellezza " (Buddhabed Dasgupta, da " Cineforum ", 399, novembre 2000).