CIRCOLO DEL CINEMA DI BELLINZONA

home


Cinema dal sud del mondo

novembre dicembre 2001

Kazakistan
KILLER
Marat, Killer
di Darejan Omirbaev
Premio Fondazione Gan, Cannes, Un certain regard, 1998. Premio F.I.C.C., Karlovy Vary 1998.

Sceneggiatura : Darejan Omirbaev, Limara Jeksembaeva ; fotografia : Boris Troshev ; montaggio : R. Beliakova ; musica : W.A. Mozart ; interpreti : Talgat Assetov, Roksana Abouova ; produzione : Gaziz Chaldybaew per Kadam (Kazakistan), Joël Farges e Elise Jalladeau per Artcam International (Parigi).
35mm, colore, v.o. st. f/t, 80’.

Marat lavora come autista per il professor Kassimow, ricercatore all’Istituto di Matematica di Almaty. Un giorno, per un istante di disattenzione, va a sbattere contro la Mercedes di un " nuovo ricco ", membro della mafia, che esige da lui un prezzo elevatissimo per la riparazione della macchina. Altri avvenimenti fanno sí che Marat sia costretto a cercarsi un nuovo lavoro. Preso in una spirale infernale, stringerà un patto infernale con la mafia, lasciandosi assumere come killer...
" Terzo lungometraggio per Darejan Omirbaev e per il suo cinema rigoroso (nella forma), politico (nella sostanza) e testardo (nella sua voglia di esistere nonostante tutto) ...che ci parla di un paese allo sbando, in mano alla mafia e ai nuovi ricchi (...) La forma ci parla di un cinema asciutto, spoglio, essenziale. Cine-ascetismo, si direbbe, comunque votato anima e corpo (ideologicamente e strutturalmente) all’apologo etico-politico. Ascetici sono sia il concreto esercizio di sottrazione al quale Omirbaev sottomette il linguaggio cinematografico, sia la decisione stessa di questa sottrazione che sembra iscriverlo in una nicchia autoriale al riparo dagli eccessi formalistici o dagli esibizionismi tecnici di molto cinema d’oggi " (Fabrizio Tassi, in " Cineforum ", 375, giugno 1998).
TORNA