CIRCOLO DEL CINEMA DI BELLINZONA

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Cinema dal sud del mondo

novembre dicembre 2001

Brasile
BICHO DE 7 CABECAS
La bestia dalle 7 teste
di Laís Bodanzky
Secondo Premio della Giuria dei giovani al Festival di Locarno 2001


Sceneggiatura : Luiz Bolognesi, da un romanzo di Austregésilo Carrano Bueno ; fotografia : Hugo Kovensky ; montaggio : Jacopo Quadri, Letizia Caudullo ; musica : André Abujamra, Arnaldo Antunes ; interpreti : Rodrigo Santoro, Othon Bastos, Cássia Kiss, Jairo Matos ; produzione : Marco Müller, Sara Silveira per Fabrica Cinema, Treviso / Fondazione MonteCinemaVerità, Locarno / Buriti Filme Distribudoro, São Paulo, 2000.
35mm, colore, v.o. st. it/f, 110’.

Neto è un adolescente brasiliano come tanti altri. Dopo la scuola si ritrova con la banda degli amici, fuma uno spinello di tanto in tanto, frequenta la scena rock alternativa, a volte dipinge con i suoi graffiti i muri di São Paulo. Ma la sua vita vacilla davvero il giorno in cui suo padre, un uomo che con le proprie forze si è conquistato una posizione modesta ma rispettabile, gli trova uno spinello nella tasca del giubbotto. Per evitare che il figlio sprofondi in modo definitivo nella delinquenza, i genitori decidono di farlo internare in un ospedale psichiatrico. Per Neto inizia allora un lungo calvario, una discesa agli inferi che lo porterà ai confini della follia... " Macchina da presa in spalla, Laís Bodanzky nella sua opera prima filma senza concessioni una realtà che in Occidente ha ispirato il movimento dell’antipsichiatria, ma che in Brasile sembra ancora largamente nascosta. La regista ritrae inoltre con finezza il fossato che si scava tra le proiezioni di un padre e i desideri del figlio (...) fino al punto da provocare un epilogo così radicale " (dal Catalogo del Festival di Locarno, 2001).
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