CIRCOLO DEL CINEMA DI BELLINZONA

home

Quai des brumes
di Marcel Carné, F 1938
Sceneggiatura e dialoghi: Jacques Prévert, dal romanzo omonimo di Pierre MacOrlan; fotografia: Eugène Schüfftan, Louis Page, Henri Alékan, Philippe Agostini; montaggio: René Lettémaff; musica: Maurice Jaubert; interpreti: Jean Gabin, Michèle Morgan, Michel Simon, Pierre Brasseur, Édouard Delmont, Robert Le Vigan, René Génin, Aimos, Marcel Prérès, Jenny Burnay, Martial Rêbe, Roger Legris, Lucien Walter, il cane Kiki; produzione: Grégor Rabinovitch per Ciné-Alliance.

35mm, bianco e nero, v.o. francese, 90’

Il disertore Jean (Gabin) s’innamora di una ragazza, Nelly (Morgan), conosciuta nel porto di Le Havre: ma, sospettato dell’omicidio del fidanzato di lei, è costretto a fuggire. Torna in tempo per salvarla dal suo viscido tutore Zabel (Michel Simon), ma la sua sorte è segnata.

Film chiave del cinema francese degli anni Trenta e massima espressione del cosiddetto "realismo poetico": una tragedia populista moderna, con un eroe dimesso e solitario, braccato dagli uomini e condannato dal fato. Nonostante la definizione storica, il film non ha nulla di propriamente realistico, ma è immerso in una dimensione mitologica sottolineata, oltre che dalla scrittura poetica prevertiana, anche dalle scenografie simboliche di Alexandre Trauner e dalla musica evocativa di Maurice Jaubert. Carné dirige con sicurezza, ma soprattutto ha il merito di coordinare gli eccellenti apporti individuali, tra cui va anche ricordata la straordinaria fotografia. In francia fu accusato di disfattismo e indicato in seguito come una delle cause morali della sconfitta contro la Germania. In Italia, dove si era aggiudicato un premio alla Mostra di Venezia del 1938, venne proiettato per la prima volta in versione integrale solo nel 1959.