CIRCOLO DEL CINEMA DI BELLINZONA

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La Chienne
di Jean Renoir, F 1931
Sceneggiatura: Jean Renoir e André Girard, dal romanzo omonimo di Georges de La Fouchardière e dal dramma teatrale di André Mouézy-Éon; fotografia: Théodor Sparkuhl; montaggio: Margueite Renoir e Jean Renoir; musica: Serenata di Toselli (al piano), canzone di Eugénie Buffet "Sois bonne, o ma belle inconnue"; interpreti: Michel Simon, Janie Marèze, Georges Flamant, Magdelaine Bérubet, Roger Gaillard, Jean Gehret, Alexandre Rignault, Lucien Mancini, Courme, Max Dalban, Romain Bouquet, Henri Guisol; produzione: Braunberger / Richebé.

35mm, bianco e nero, v.o. francese, 100’

Il dramma di Maurice Legrand (Michel Simon), un modesto cassiere spinto all’omicidio quando l’amore con la giovane prostituta Lulu (Marèze), unica luce tra le umiliazioni del lavoro e del triste ménage familiare, si rivela un crudele inganno: per l’omicidio pagherà il protettore di Lulu (Flamant), che in fondo ne era stato il responsabile, ma Maurice finirà i suoi giorni come un barbone nonostante che i quadri dipinti nel tempo libero vadano a ruba.

Primo film sonoro di Renoir, è un tragico e sardonico ritratto di quell’eterna commedia degli errori e degli inganni che è la vita (per il delitto viene condannato un innocente, l’autore dei quadri che tutti vogliono è un barbone). Alla grandissima prova di Michel Simon, Renoir aggiunge la sua maestria nel filmare la Parigi dell’epoca, con le viuzze di Montmartre e i luccicanti viali delle gallerie d’arte, il vibrante realismo e le psicologie dei personaggi colti lucidamente nel loro tormento interiore. É praticamente impossibile stabilire se davvero il regista Paul Fejos ha partecipato al montaggio del film. Subito dopo le riprese Janie Marèze è morta in un incidente d’auto alla cui guida c’era Georges Flamant. Rifatto da Fritz Lang nel 1957 (Strada scarlatta).