CIRCOLO DEL CINEMA DI BELLINZONA

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Boudu sauvé des eaux
di Jean Renoir, F 1932
Sceneggiatura: Jean Renoir, dall’omonima commedia di René Fauchois; assistente alla regia: Jacques Becker; fotografia: Marcel Lucien; montaggio: Marguerite Renoir e Suzanne de Troye; musica: Raphaël e Johann Strauss, Jean Boulze, Édouard Dumoulin, Léo Daniderff; interpreti: Michel Simon, Charles Granval, Marcelle Hainia, Sévérine Lerczinska, Jean Dasté, Max Dalban, Jean Gehret, Jacques Becker; produzione: Société Sirius.

16mm, bianco e nero, v.o. francese, 89’

Un libraio parigino (Granval) salva il barbone Boudu (Michel Simon) che ha tentato di annegarsi nella Senna e lo porta a casa sua. Ma la presenza di questo incorreggibile ribelle sconvolge la rispettabilità della famiglia (sporca, disturba, importuna la cameriera, finisce a letto con la moglie del suo salvatore) e quando tutto potrebbe tornare al suo posto grazie alle nozze con la domestica, Boudu sceglie di tornare alla sua vita di vagabondaggi.

Stravolgendo il moralismo della pièce di René Fauchois (dove Boudu si integrava nelle regole del conformismo) il film traccia un ritratto al vetriolo del perbenismo piccolo-borghese ed esalta le ragioni di una vita libera da ogni convenzione, grazie soprattutto a uno strepitoso Michel Simon, che finanziò la produzione per farsi dirigere ancora da Renoir dopo La chienne. Tutte le scene nelle vie di Parigi sono state "rubate", girate con un teleobiettivo che inseguiva un irriconoscibile Simon tra gente ignara. Il futuro regista Jacques Becker interpreta il poeta sulla panchina. Rifatto da Mazursky nel 1986 (Su e giù per Beverly Hills).