CIRCOLO DEL CINEMA DI BELLINZONA

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Martin Scorsese
IL MIO VIAGGIO IN ITALIA
USA-Italia 2001
Sceneggiatura: Suso Cecchi D’Amico, Kent Jones e Martin Scorsese; fotografia: Phil Abraham, William Rexer; montaggio: Thelma Schoonmaker; produzione: Giorgio Armani, Barbara De Fina... per Cappa Production, Meditrade e Paso Doble Film.
35mm, bianco e nero e colore, v. it., 240’
Atteso con grande curiosità sulla Croisette (Cannes 2001)...su Il mio viaggio in Italia gravava l’arduo compito di pronunciare (più o meno) la parola definitiva sulla centralità che ricopre l’Italia (non solo cinematografica) nell’immaginario del regista di Taxi Driver e Toro scatenato. In questo senso i primi venti minuti delle oltre quattro ore di film sono folgoranti: Scorsese ci presenta un arcaico modello di televisore Rca che presenta con parole appassionate ed evocative come un vero e proprio vaso di Pandora in grado di introdurre ad altre dimensioni del reale. Le prime immagini dell’Italia sono dunque immagini televisive ed è questo, senz’ombra di dubbio, lo snodo teorico cruciale di tutta l’operazione. Scorsese ricostruisce la propria origine italiana. Il cinema, scoperto in televisione, l’aiuta a costruirsi una memoria filmica che diventa serbatoio di immagini e suggestioni. (...) Quando poi iniziano a scorrere i ricordi dei singoli film, il documentario imbocca una strada più convenzionale (ma non meno appassionante) (...) Centrale nella riflessione scorsesiana, il cinema di Rossellini (commoventi e illuminanti le riflessioni sul dilemma della santità)... (Nazzaro)
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