CIRCOLO DEL CINEMA DI BELLINZONA

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Martin Scorsese
CASINO
Casinò
USA 1995
Soggetto e sceneggiatura:Nicholas Pileggi e Martin Scorsese, dal libro omonimo di Nicholas Pileggi; fotografia: Robert Richardson; montaggio: Thelma Schoonmaker; consulenza musicale:Robbie Robertson; canzoni e estratti musicali: " Angelina ", " Zooma Zooma ", " Basin Street Blues/When It’s Sleepy Time Down South ", " Sing, Sing, Sing (With a Swing) " (Louis Prima), " I Can’t Get No Satisfaction " (The Rolling Stones), " Stella by Starlight " (Ray Charles), " Go Your Own Way " (The Fleetwood Mac), " Sunrise " (Richard Strauss); interpreti: Robert De Niro, Sharon Stone, Joe Pesci, James Woods, Don Rickles, Alan King, Kevin Pollack, Frank Vincent, L.Q. Jones, Vinny Vella, John Bloom, Melissa Prophet; produzione: Barbara De Fina per Universal/Syalis D.A./Legende Enterprises.
35 mm, colore, v.o. st. f/t, 182’.
1983: Sam " Asso " Rothstein (De Niro), metodico e puntiglioso giocatore d’azzardo, è messo dalla Famiglia a capo del casinò Tangiers di Las Vegas. Ma il suo sogno di rifarsi una reputazione senza macchie, proprio come i suoi abiti dove camicie e cravatte sono sempre impeccabilmente in tinta, si infrangerà contro una donna e un amico: Ginger (Stone) non saprà controllare la propria sudditanza ai soldi, alla droga e al suo ex sfruttatore (Woods) e farà crollare i sogni famigliari di Sam; Nicky (Pesci) lo trascinerà nella polvere con la sua arroganza di gangster che si crede al di sopra di ogni legge.
Il più bel film dell’anno, incomprensibilmente dimenticato agli Oscar e non amato dal pubblico che l’ha scambiato per un remake di Quei bravi ragazzi, è un viaggio nell’unico tempio che conti veramente in America, quello del Dio denaro. Ispirandosi alla storia vera di Frank Rosenthal, Scorsese scava nei comportamenti di chi cercava di conquistare la rispettabilità nel Nevada degli anni Ottanta, senza lasciarci affezionare davvero a nessun personaggio e negando ostinatamente qualsiasi aspettativa di narrazione lineare. Eppure, a partire dai bellissi9mi titoli di testa (di Elaine e Saul Bass), il film sorprende quasi a ogni scena per come usa le luci e il montaggio in maniera non convenzionale, per come mescola la storia degli uomini con quella delle cose (la prima ora racconta praticamente solo l’importanza del denaro e il suo percorso dai tavoli da gioco alle tasche della mafia), per come fonde dialoghi e voci off, per come miscela melodramma e gangster-movie. E per come racconta e giudica l’America (il sottofinale, con una Las Vegas degli anni Novanta ridotta a una Disneyland per anziani, mette i brividi). Come sempre perfetti gli attori, a cominciare da una grande Sharon Stone. La madre e la figlia di Scorsese, Catherine e Catherine T., interpretano rispettivamente la madre e la figlia di Piscano (Vella). (Mereghetti)
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