CIRCOLO DEL CINEMA DI BELLINZONA

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Martin Scorsese

MEAN STREETS
Mean Streets - Domenica in chiesa, lunedì all'inferno
1973

 

Soggetto e sceneggiatura : Martin Scorsese, Mardik Martin ; fotografia : Kent L. Wakeford ; montaggio : Sid Levin ; musica : canzoni " Desirée " (The Chants), " Malafemmena " (Jimmy Roselli), " Those Oldies But Goodies " (Little Caesar & The Romans), " Jumping Jack Flash " (The Rolling Stones) ecc. ; interpreti : Harvey Keitel, Robert De Niro, David Proval, Amy Robinson, Richard Romanus, Cesare Danova, Victor Argo, George Memmoli, David Carradine, Robert Carradine, Catherine Scorsese, Martin Scorsese ; produzione : TPS Productions (Taplin-Perry-Scorsese).

35 mm, colore, v.o. st. f/t, 110'. Premio dei critici di New York a Robert De Niro come miglior attore protagonista.

 

" I peccati non si scontano in chiesa, si scontano per le strade. Il resto è tutta una balla " : è la voce di Charlie (Keitel), un ragazzo di Little Italy che si sente in conflitto con la meschinità dell'ambiente in cui vive, anche se poi passa la giornata con gli amici perditempo, tra risse e piccole truffe. Lo zio vorrebbe dargli un posto di responsabilità, e lo mette in guardia contro le cattive compagnie : la cugina Teresa, epilettica, di cui è amante, e lo scapestrato Johnny Boy (De Niro). Alla fine Johnny Boy la fa troppo grossa e Charlie non può più fare niente per lui.

Uno dei film più sinceri e crudi di Scorsese, dove le sue ossessioni (il peccato e la redenzione, la carne e il sangue) non si sono ancora cristallizzate in simboli, ma fanno corpo con un racconto che ha la verità dell'autobiografia. Pienamente credibile la progressione drammatica dell'ultima parte, e di grande intelligenza drammaturgica il finale. La scena in cui De Niro insulta Michael (Romanus) è stata improvvisata dai due, che non si potevano soffrire. Scorsese è il killer in macchina nell'ultima scena. I film di cui si vedono delle sequenze sono La tomba di Ligeia e Il grande caldo. La colonna sonora affianca i Rolling Stones e Giuseppe Di Stefano, Eric Clapton e Renato Carosone.

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