CIRCOLO DEL CINEMA DI BELLINZONA

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UNO SVIZZERO IMPERFETTO
Il cinema di Leopold Lindtberg (1935-1953)
Martedì 8 ottobre 2002, 20.30 (prima della proiezione)
Conferenza con Marc Perrenoud, storico e consulente scientifico Commissione Bergier
La politica d’asilo della Svizzera durante la seconda guerra mondiale, Lindtberg e il rapporto della Commissione Bergier
Quale è stata la politica d’asilo della Svizzera durante il Nazismo? Quali sono stati atteggiamento e responsabilità di Consiglio federale, ambienti economici, chiese, opinione pubblica? Quanti sono stati i profughi respinti alle frontiere a rischio della loro vita? Fino a che punto l’autorità federale era al corrente degli stermini nazisti e dei pericoli che correvano queste persone? A queste domande politicamente imbarazzanti, ma indispensabili per la ricerca di una verità storica, è stata chiamata a rispondere la “Commissione Bergier” che ha da poco pubblicato il suo rapporto conclusivo “La Svizzera, il nazionalsocialismo e la seconda guerra mondiale”. Noi avremo ospite uno dei suoi autori, lo storico Marc Perrenoud, del Servizio storico del Dipartimento federale degli affari esteri di Berna.

Nato nel 1956, lo storico MP ha collaborato a diverse ricerche storiche, segnatamente la pubblicazione di quattro volumi dei Documenti Diplomatici Svizzeri sugli anni dal 1939 al 1947 (cfr. www.dodis.ch ). Consigliere scientifico della “Commissione Bergier” dal 1997 al 2002, ha partecipato alla redazione dei due rapporti intermedi (quello sulle transazioni in oro del 1998 e quello sui rifugiati del 1999) e al rapporto di sintesi pubblicato quest’anno. Ha diretto due volumi di studio della Commissione sulla piazza finanziaria svizzera e sulle relazioni con la Francia (cfr. www.uek.ch ). Ha pubblicato degli articoli storici sulle banche, le relazioni internazionali, il cinema, l’antisemitismo e i lavoratori stranieri in Svizzera. Nel corso delle sue ricerche, ha studiato i diversi aspetti della storia del film “L’ultima speranza”, gli obiettivi dei suoi realizzatori, le difficoltà delle riprese, le discussioni politiche prima e dopo l’uscita del film.