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Emir Kusturica
Otac na sluzbenom putu
Papà è in viaggio d'affari Jugoslavia 1985
Soggetto e sceneggiatura: Abdulah Sidran; fotografia: Vilko Filac; musica: Zoran Simjanovic; montaggio: Andrija Zafranovic; interpreti: Miki Manojlovic, Moreno De Bartolli, Mirjana Karanovic, Mustafa Naderevic, Mira Furlan, Pavle Vujisic, Davor Dujmovic, Slobodan Aligrudic, Aleksandar Dorcev, Predrag-Pepi Lakovic, Emir Hadzihafizbegovic; produzione: Mirza Pasic per Forum Sarajevo.
Palma d'oro e co-vincitore del Premio Internazionale della Critica al Festival di Cannes, 1985. Miglior film, miglior attrice (Mirjana Karanovic), miglior attore (Miki Manojlovic) e miglior sceneggiatura (Abdulah Sidran) al Festival del cinema jugoslavo di Pola, 1985. Nomination all'Oscar 1986 come miglior film straniero.
Nella Jugoslavia degli anni Cinquanta, lo scontro fra titoismo e stalinismo frutta a molti l'internamento in campi di lavoro, eufemisticamente indicato come "viaggio d'affari". Fra questi il padre donnaiolo del piccolo Malik (De Bartolli), vittima più che della repressione politica della ripicca di una donna.
Divertentissima commedia sceneggiata da Abdulah Sidran, in cui Kusturica affina lo stile di una critica politica filtrata dalla nostalgia e dalla simpatia umana: con una maturità insolita, il regista sa fondere la cronaca familiare e la descrizione dell'infanzia con il bilancio storico di una società in uno dei suoi momenti cruciali, unendo "emozione e derisione, critica incisiva e calore umano, una tendenza al pessimismo e una sorta di gioioso stupore di fronte alla saggezza della vita". Eccezionale il piccolo e sognante protagonista, al quale spetta la miglior battuta, riferita alla circoncisione: "Una fregatura, ti prendono il birillo e te ne tagliano via un pezzo".
(Paolo Mereghetti, Dizionario dei film 1996, cit.)