CIRCOLO DEL CINEMA DI BELLINZONA

home

Takeshi Kitano

Sonatine
di Takeshi Kitano, Giappone 1993

Titolo originale: Sonatine; soggetto e sceneggiatura: T. Kitano; fotografia: Katsumi Yanagishima; montaggio: T. Kitano; musica: Jo Hisaishi; interpreti: T. Beat Kitano, Aya Kokumai, Tetsu Watanabe, Masanobu Katsumura, Susumu Terashima, Ren Osugi, Eiji Minakata, Tonbo Zushi, Kenichi Yajima; produzione: Masayuki Mori, Hisao Nabeshima, Takio Yoshida per Right Vision / Right Vision Entertainment, Bandai Visual, Shochiku Daiichi Kogyo.

35 mm, colore, v.o. st. it., 94'

 

Murakawa (Kitano), yakuza stanco del suo mestiere, viene inviato dal suo capo nell'isola di Okinawa, per aiutare una gang alleata contro dei rivali. Sulla spiaggia Murakawa gioca alla roulette russa con i suoi nuovi amici, simpatizza con una ragazza (Kokumai) vittima di uno stupro, finché capisce di essere stato tradito, e va alla morte come l'eroe di un film di Jean-Pierre Melville.

Il capolavoro di Kitano: un noir che parte all'insegna dell'umorismo nero e del sarcasmo (la scena della tortura subacquea mostra come la regia si tenga in equilibrio tra cinismo e orrore, senza scadere, alla fine, nello sberleffo alla Tarantino), si trasforma in un beach-movie metafisico che manda all'aria ogni suspense banale da film di genere, e finisce all'insegna di un'epica nichilista. Kitano è uno dei pochi registi contemporanei che si chiede ancora dove collocare la macchina da presa e come montare le immagini, senza accettare nessun tipo di convenzioni. Il sangue scorre come in un film di Peckinpah, ma la sintassi astratta delle scene d'azione potrebbe essere stata immaginata da un Ozu o, meglio, di un Bresson. Il bello è che questo modo di narrare imprevedibile e folgorante non si esaurisce nel formalismo, ma sottende una visione amara della vita come ilare avvicinamento alla morte. Per quanto vincitore del festival di Taormina, questo film - tra i più belli degli ultimi anni - si è visto solo nottetempo, in televisione.

(P. Mereghetti, Dizionario dei film 1996, cit.)

Torna