CIRCOLO DEL CINEMA DI BELLINZONA

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Takeshi Kitano

 

Furyo
di Nagisa Oshima, Giappone / Gb / Nuova Zelanda 1983

Titolo originale: Senjo No Merry Christmas; regia: Nagisa Oshima; soggetto e sceneggiatura: N. Oshima, Paul Mayersberg, dal romanzo "The Seed and the Sower" (e dai racconti "A Bar of Shadows", "The Sword and the Doll") di Laurence van der Post; fotografia. Toichiro Narushima; montaggio: Tomoyo Oshima; musica: Ryuichi Sakamoto; interpreti: David Bowie, Tom Conti, Ryuichi Sakamoto, Jack Thompson, Takeshi Kitano...; produzione: Recorded Picture Company in collaborazione con Cineventure / Tv Asahi / Oshima Productions.

35 mm, colore, v.o. st. f/t, 122'

In un campo di concentramento giapponese a Giava, nel 1942, il comandante Yonoi (Sakamoto), frustrato per non essere al fronte a morire per l'imperatore, non riesce a combattere il fascino che esercita su di lui l'ufficiale inglese Jack Celliers (Bowie).

Il film "narra e illumina i meandri di ogni conflitto che dilania gli uomini", superando immediatamente i limiti di una lettura solo in chiave omosessuale: il desiderio non vive attraverso due uomini, ma investe due culture e due tradizioni, acutissima espressione di quel movimento oscillante di attrazione/repulsione che caratterizza la cultura giapponese dell'intero Novecento. Raccontato in maniera corale, attraverso i drammi e le angosce dei prigionieri e dei soldati giapponesi, scandito nel dialogo dall'ossessiva citazione dei paragrafi del regolamento militare, il film diventa così un'intensa ed emozionante riflessione sull'irrazionalità della guerra e delle passioni, sulle contraddizioni della storia e dell'educazione (le sevizie subite fanno ricordare a Celliers una sua antica colpa e i crudeli riti di iniziazione dei novellini in un college inglese), sulla ferocia e l'insensatezza della giustizia. Il film si chiude, infatti, dopo la fine della guerra, con l'inutile condanna a morte da parte del tribunale militare del sergente Hara - interpretato da un indimenticabile Takeshi Kitano, che in seguito passerà alla regia - che saluta uno dei suoi ex prigionieri, il dottor Lawrence (Conti), con un commovente "Buon Natale, mister Lawrence". Da antologia la scena del bacio di Bowie a Sakamoto (la più famosa rockstar giapponese, autore della straordinaria colonna sonora).

(P. Mereghetti, Dizionario dei film 1996, Milano, Baldini & Castoldi, 1995)

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