FIORI DI FUOCO - IL CINEMA DI TAKESHI KITANO
Attorno a Takeshi Kitano è nato negli ultimi anni un vero culto, un autentico furore del popolo dei cinefili. I pochi frequentatori di festival come Torino o Taormina, i redattori delle riviste specializzate, gli incalliti consumatori di videocassette lo riconoscono ormai unanimemente come un classico vivente, unautore di unoriginalità e di una forza tali da ricordare i grandi maestri del passato. Per la maggior parte del pubblico normale, anche degli appassionati di prodotti non omologati, Kitano rimane invece un oggetto ancora sconosciuto: al massimo si è rimasti folgorati da Hana-bi ( Leone doro a Venezia nel 97, ultimo film del Nostro a tuttoggi uscito e unico distribuito in Svizzera), che ha lasciato in molti il bruciante desiderio di conoscere la sua opera precedente. Il personaggio è certamente singolare: comico e presentatore televisivo, scrittore e pittore, attore e polemista, Kitano passa tardi dietro la macchina da presa, fornendo in un decennio un cinema al di fuori di ogni convenzione, tenero e spietato, violento e malinconico, asciutto, dolcissimo e cattivo. Un cinema che non ha paura dei silenzi, che non rifugge dal vuoto, che persegue unidea di bellezza nellabisso di degradazione in cui sta sprofondando il mondo. Fiori di fuoco (traduzione letterale di Hana-bi, che può essere letto anche come fuochi dartificio) è lossimoro con cui abbiamo voluto lanciare questa retrospettiva e che ben sintetizza, ci sembra, la fondamentale dualità di Kitano. E forsanche di tutta una cultura, quella giapponese o quella orientale in genere, che non cessa di affascinarci pur rivelandosi ai nostri occhi e alla nostra mente spesso indecifrabile. In questo senso Kitano è molto probabilmente solo la punta di un iceberg, dal momento che non pochi spettatori attenti si vanno convincendo che le cose migliori del cinema contemporaneo ci giungono proprio dallestremo oriente. Nelle solite quattro località del cantone saranno presentati sei dei sette film firmati da Kitano regista (manca solo, purtroppo, Boiling Point, sua opera seconda), oltre al più celebre dei film altrui da lui interpretati, Furyo di Nagisa Oshima. Il catalogo che sarà in vendita alla cassa è il primo e lunico libro in Europa sulla figura e sullopera di questo sconcertante poeta del cinema di oggi. Chi rimarrà stregato da Kitano, quindi, non può lasciarselo sfuggire.
Michele DellAmbrogio
Circolo del cinema Bellinzona