CIRCOLO DEL CINEMA DI BELLINZONA

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Hitchcock

Lifeboat
I prigionieri dell'oceano USA 1943

Soggetto: John Steinbeck; sceneggiatura: Jo Swerling; fotografia: Glen MacWilliams; effetti speciali: Fred Sersen; musica: Hugo Friedhofer; montaggio: Dorothy Spencer; interpreti: Tallulah Bankhead, William Bendix, Walter Slezak, Mary Anderson, John Hodjak, Henri Hill, Heather Angel, Hume Cronyn, Canada Lee; produzione: Kenneth MacGowan (2oth Century Fox).

Nella nebbia un sommergibile tedesco affonda nell'Atlantico una nave passeggeri. Alcuni superstiti si salvano a bordo di una scialuppa: la giornalista Connie Francis, lo steward nero "Joe", il marinaio Gus gravemente ferito, un'infermiera militare, un industriale reazionario, un ingegnere di simpatie comuniste, una donna inglese che tiene in braccio il cadavere del suo bambino e, infine, il comandante del sommergibile, anch'esso affondato. I pericoli, la fame, la convivenza forzata, l'odio montante creano un'atmosfera sempre più tesa. I naufraghi sono costretti ad affidarsi alla perizia del tedesco, l'unico che sappia governare, anche se avrebbero voluto scaraventarlo in acqua. Passano i giorni. Il tedesco manovra in modo da dirigersi verso una riva amica e i naufraghi non ci possono fare nulla. Scemano le forze di tutti, meno che del tedesco. Scoprono che la notte trafuga la poca acqua rimasta. La lunga rabbia esplode...

Abbiamo voluto mostrare che, in quel momento preciso, nel mondo, c'erano due forze l'una di fronte all'altra, le democrazie e il nazismo. Ora, le democrazie erano in uno stato di completa disorganizzazione mentre i tedeschi sapevano perfettamente dove volevano arrivare. Si trattava dunque di dire ai democratici che era assolutamente necessario che prendessero la decisione di unirsi e di mettere insieme le loro forze, lasciando da parte le divergenze e tutto ciò che li divideva per concentrarsi su un solo nemico, particolarmente forte per il suo spirito di unità e di decisione.
(Alfred Hitchcock)

Alcuni suoi film sono delle vere e proprie scommesse. I prigionieri dell'oceano è una di queste. Qui la scommessa è di riuscire a girare un intero film su una scialuppa di salvataggio... Del resto il film è l'esatto contrario di un thriller, è un film di personaggi. (Frantois Truffaut)

"Tra tutte le mie apparizioni è quella che preferisco... In quel periodo stavo seguendo una dieta molto severa, che procedeva con enorme difficoltà verso lo scopo che mi ero prefisso: perdere 50 chili, passando da 150 a 100. Così decisi di immortalare il mio dimagrimento e di avere nello stesso tempo una particina nel film posando per delle fotografie "prima" e "dopo" la cura dimagrante. Queste foto furono riprodotte in modo da illustrare una pubblicità sul giornale, che descriveva i pregi di una medicina immaginaria, "Reduco": gli spettatori potevano così vedere sia l'annuncio sia la mia persona, quando William Bendix apriva un vecchio giornale, che avevano messo sulla barca." (A.H.)