CIRCOLO DEL CINEMA DI BELLINZONA | |||||||
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Carl Theodor Dreyer e letica dello sguardo |
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Dice Jean-Luc Godard a proposito del cinema di Carl Theodor Dreyer:
.se tutto il cinema, a questo cambio di secolo, tende a farsi archeologico, il cinema di Dreyer è già sul posto, integro nei valori e vivo come unopera classica. Letica sarà lestetica del futuro; lausterità di Dreyer un inesausto invito a forzare i limiti delle cose reali. Film difficili, quelli di Dreyer? Ma allora, cinema necessario, oggi più che mai, per disintossicarsi dallideologia delleffetto speciale, dalla saturazione sonora, dalla dittatura della spettacolarità. Per riscoprire un cinema (il cinema) dellimmagine, della costruzione drammaturgica, del piacere della visione. Non cè stato niente di più sbagliato che, per esempio, definire teatrali i film di Dreyer, solo perché, magari ci sono due persone in una stanza che parlano. Al contrario, non cè come la visione (attenta) di un film di Dreyer per assaporare lessenza della cinematograficità: sinuosi (magari impercettibili) movimenti di macchina, costruzione millimetrica dellinquadratura, perfezione della fotografia, accuratezza della messa in scena, acutezza dei dialoghi. Per questo rivedere i film di Dreyer equivale a riscoprire un autore, e a confrontarsi con il Cinema. |
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