CIRCOLO DEL CINEMA DI BELLINZONA

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CHI LI HA VISTI ?
Percorsi nell'invisibilità tra esclusione e utopia

Maboroshi no hikari
(La luce dell'illusione) di Hirokazu Kore-Eda, Giappone 1995

Sceneggiatura : Yoshihisa Ogita, dal romanzo omonimo di Teru Miyamoto ; fotografia : Masao Nakabori ; montaggio : Tomoyo Oshima ; musica : Chen Ming-Chang ; interpreti : Makiko Esumi, Takashi Naito, Tadanobu Asano, Goki Kashiyama, Naomi Watanabe, Midori Kiuchi... ; produzione : Naoe Gozu per TV Man Union, Tokyo.

35mm, colore, v.o. st. f/t, 110'

Osella d'oro (Gran Premio per la miglior opera prima) e premio della Giuria ecumenica, Venezia 1995.

La protagonista, Yumiko, ha perso sua nonna quando aveva 12 anni ed è sempre perseguitata dal rimorso di non averla potuta trattenere quando se n'è andata. A 25 anni si sposa con Ikuo, che entra nella sua vita come una reincarnazione della nonna. La vita degli sposi scorre tranquilla con il loro figlio, Yuichi ; ma un giorno Ikuo si suicida gettandosi sotto un treno, senza lasciare nessuna spiegazione. Cinque anni dopo Yumiko si risposa con Tamio, un giovane vedovo che abita in un villaggio sul mare. In apparenza la vita riprende, ma Yumiko non riesce a dimenticare la morte del primo marito...

" Lo straordinario primo film di Hirokazu Kore-Eda mette in scena in modo sottile la relazione tra il visibile e l'invisibile. Le immagini nascondono l'indicibile tumulto delle emozioni. Sarà il secondo marito di Yumiko, un uomo semplice e generoso, che alla fine saprà trovare un equilibrio alla lacerazione della giovane donna " (Chicago Reader)

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