Circolo del cinema di Bellinzona Buñuel parte

CIRCOLO DEL CINEMA DI BELLINZONA

Luis Buñuel

parte prima 1929 - 1955

Un chien andalou
Un cane andaluso, Francia 1929
35mm, bianco e nero, muto con didascalie ted., 25’

Soggetto e sceneggiatura : Luis Buñuel e Salvador Dalí ; fotografia : Albert Duverger ; montaggio : Luis Buñuel ; musica : Tristano e Isotta di Wagner ; tanghi argentini ; interpreti : Pierre Batcheff, Simone Mareuil, Fano Mesan, Jaime de Mira, Salvador Dalí, Marval, Luis Buñuel, Robert Hommet ; produzione : Luis Buñuel, Parigi.

Primo film di Buñuel (che convinse sua madre a finanziarlo), ideato assieme a Salvador Dalí a partire dai loro sogni, e subito acclamato dai surrealisti parigini, che ne fecero il loro manifesto. Si apre con una delle immagini più raccapriccianti della storia del cinema, quella di un uomo (Buñuel) che taglia con un rasoio l’occhio di una donna (si trattava in realtà di un occhio bovino). Segue una sarabanda di episodi a forte viratura sadico-erotica, con nessuna logica che non sia quella del desiderio e del caso, in cui un uomo rincorre una donna ed è ucciso da un suo doppio. Dalí è uno dei due preti trainati dentro un pianoforte. Non tutte le copie contengono l’ultima sequenza, con i due protagonisti sepolti nella sabbia. Forse il miglior lascito delle avanguardie storiche nel campo del cinema.
(Mereghetti)

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		Un chien andalou Un cane andaluso, Francia 1929 35mm, bianco e nero, muto con didascalie ted., 25’

		Soggetto e sceneggiatura : Luis Buñuel e Salvador Dalí ; fotografia : Albert Duverger ; montaggio : Luis Buñuel ; musica : Tristano e Isotta di Wagner ; tanghi argentini ; interpreti : Pierre Batcheff, Simone Mareuil, Fano Mesan, Jaime de Mira, Salvador Dalí, Marval, Luis Buñuel, Robert Hommet ; produzione : Luis Buñuel, Parigi.

		Primo film di Buñuel (che convinse sua madre a finanziarlo), ideato assieme a Salvador Dalí a partire dai loro sogni, e subito acclamato dai surrealisti parigini, che ne fecero il loro manifesto. Si apre con una delle immagini più raccapriccianti della storia del cinema, quella di un uomo (Buñuel) che taglia con un rasoio l’occhio di una donna (si trattava in realtà di un occhio bovino). Segue una sarabanda di episodi a forte viratura sadico-erotica, con nessuna logica che non sia quella del desiderio e del caso, in cui un uomo rincorre una donna ed è ucciso da un suo doppio. Dalí è uno dei due preti trainati dentro un pianoforte. Non tutte le copie contengono l’ultima sequenza, con i due protagonisti sepolti nella sabbia. Forse il miglior lascito delle avanguardie storiche nel campo del cinema. (Mereghetti)

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