Circolo del cinema di Bellinzona

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5 MAGGIO 2014 -

17 GIUGNO 2014

KIM KI-DUK - I colori del silenzio

 

LA SAMARITANA

Samaria
Corea del sud 2004
Sceneggiatura: Kim Ki-duk; fotografia: Sun Sang-jae; montaggio: Kim Ki-duk;
interpreti: Uhl Lee, Ji-min Kwak, Min-jung Seo, Kwon Hyun-Min, Oh Young;
produzione: Kim Ki-duk Film.
DVD, colore, v.o. K, st. it, 95’

L’adolescente Jae-yeong (Seo) si prostituisce con l’aiuto dell’amica Yeo-jin (Kwak) ma un giorno si suicida improvvisamente. Yeo-jin decide allora di concedersi a tutti coloro con cui Jae-yeong era stata e di restituire loro i soldi che avevano speso con lei: ma il padre poliziotto (Lee) la scopre e inizia a punire in modo sempre più grave i suoi clienti. Kim scandisce il film in tre parti (Vasumitra, Samaria, Sonata) che corrispondono grosso modo all'eros, alla violenza e alla riconciliazione nella natura tra padre e figlia; ed evita ogni programmaticità, raccontando in modo attonito e partecipe un modo arido dove sfuggono i confini tra colpa e innocenza, e la ricerca di amore porta alle peggiori conseguenze. Sconcerta l'assenza di giudizio, ma è ammirevole la capacità di scavare dentro le emozioni contraddittorie, con pochissimi dialoghi e uno stile di rinnovata essenzialità. Sullo sfondo, si sfocano sia il buddhismo sia il cattolicesimo: metafore che servono a Kim per descrivere il dolore del mondo.
Distribuito in sordina, è uno dei film più riusciti del regista coreano.

(Il Mereghetti. Dizionario dei film 2011, Milano, Baldini Castoldi Dalai, 2010)


"[L'esigenza di mostrare al pubblico la crudeltà della vita] non è cessata, sono io che mi comporto diversamente, mi sono ‘ammorbidito’... Mi riesce più facile esprimermi attraverso una metafora pittorica: io continuo a rappresentare il nero del mondo, solo che adesso scelgo uno sfondo bianco per farlo risaltare. Per quel che riguarda La samaritana, ad esempio, ho cercato di evitare polemiche che distraessero il pubblico dal significato del film: da qui la rinuncia a scene di sesso o comunque disturbanti."
(Kim Ki-duk, da www.cinemadelsilenzio.it)



Per la concessione dei diritti si ringraziano:

  1. Filmcoopi, Zürich

  2. Cineworx, Basel

  3. Finecut, Seoul