Circolo del cinema di Bellinzona

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Robert Guédiguian

MAGGIO_GIUGNO 2013

BELLINZONA_LOCARNO_MENDRISIO

 

LADY JANE
2008


  1. Sceneggiatura: Jean-Louis Milesi, Robert Guédiguian; fotografia: Pierre Milon; montaggio: Barnard Sasia; musica: concerto per oboe in Re minore di A. Marcello; interpreti: Ariane Ascaride, Jean-Pierre Darroussin, Gérard Meylan, Yann Trégouët, Frédérique Bonnal, Pascal Roberts, Jacques Bondet, Pascal Cervo, Giuseppe Selimo, Anna Ostby, Pierre Bauderet, Jacques Reboud, Christine Brücher; produzione: Robert Guédiguian per Agat Films/France3 Cinéma/Canal+, Francia 2008.

  2. 35mm, colore, v.o. francese, 104’


All'epoca in cui i Rolling Stones cantavano Lady Jane, Muriel, François e René, amici d'infanzia nati nei quartieri popolari di Marsiglia, dopo aver ucciso un gioielliere durante una rapina, decidono di metter fine alla loro vita di delinquenti. Per farsi dimenticare, si incontrano raramente, fino al giorno in cui il figlio di Muriel viene rapito. Subito si ristabilisce l'amicizia di un tempo e i tre riescono a mettere insieme il denaro per il riscatto. Muriel si presenta puntuale all'appuntamento con i rapitori in una grande piazza deserta, portando con sé i soldi necessari. Il figlio le va incontro sorridente, ma un proiettile lo colpisce mortalmente alla testa e i rapitori non tentano di recuperare il denaro. Dopo alcuni giorni René riesce a scoprire il colpevole...


Con questo suo ultimo Lady Jane (titolo ispirato ad uno dei primi classici dei Rolling Stones, uscito nel 1966, periodo di protesta e vita scatenata cui si riferiscono i flashback del film) Guédiguian cerca ancora una volta di non rimanere ingabbiato dai suoi propri cliché proletari, ma purtroppo rimane imprigionato da altri stereotipi, quelli del cinema di genere che qui ha voluto coscientemente affrontare, non senza coraggio, ma forse con ardimento da progetto “fuori tempo massimo”. La via che avrebbe voluto provare è quella del noir cinematografico degli anni Sessanta, il giallo francese secco e malinconico, che qui non risulta neanche troppo colorato dai temi e i motivi impegnati usualmente cari all’autore: come dire, sebbene ancora a Marsiglia, il nostro gioca fuori casa, e si vede...

(Massimo Tria, in www.nonsolocinema.com)