Circolo del cinema di Bellinzona

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NOVEMBRE_DICEMBRE_2012

Cinema dal mondo

 

Iran

MODEST RECEPTION

PAZIRAIE SADEH

di Mani Haghighi


  1. Sceneggiatura: Mani Haghighi, Amir-Reza Koohestani; fotografia: Houman Behmaneshi; montaggio: Hayedeh Safiyari; suono: Vahid Moghaddasi; musica: Feuermusik; interpreti: Taraneh Alidoosti, Mani Haghighi, Saeed Changizian, Esmail Khalaj, Saber Abar, Mohammad Aghebati, Naghi Seyfjamali, Nader Fallah, Vahid Aghapoor, Mohammad-Reza Najafi, Ghorban Najafi; produzione: Mani Haghighi, Jalal Shamsian, Iran 2012.

  2. Blu-ray, colore, v.o. farsi, st. f/t, 100’

  3. Netpac Award per il miglior film asiatico, Berlino 2012


Una strana coppia viaggia su strade di montagna in una zona di frontiera. Il baule della loro auto è stipato di sacchi in plastica pieni di banconote, che i due distribuiscono alle persone che incontrano casualmente. Ma a che gioco stanno giocando? Si tratta di elemosine fatte a persone indigenti o vittime di bombardamenti? Oppure di un disegno perverso escogitato da quest’uomo con un braccio ingessato e da questa giovane donna elegante?


Modest Reception è stata la sorpresa del Festival di Berlino. Ci si è chiesti come un tale pamphlet satirico avesse potuto sfuggire alle folgori della censura iraniana, che non esita a cacciare in prigione i cineasti che escono dalla dritta via (…) Il regista Mani Haghighi (che interpreta anche magistralmente il ruolo del protagonista maschile) ci conduce, in questo road movie straordinariamente folle, di sorpresa in sorpresa, non perdendo mai un’occasione per minare il confort nel quale lo spettatore potrebbe adagiarsi (…) Questo aspetto “cinematograficamente non corretto” del film si adegua alla perfezione con la realtà del mondo contemporaneo. Si passa, infatti, dalla commedia più sgangherata alla riflessione più profonda sullo stato del mondo. E il caos della finzione corrisponde in tutto e per tutto al disordine della nostra realtà, in cui le certezze vacillano come quelle dei due personaggi, in cui la morale può diventare perversa.

(Martial Knaebel, da una scheda della trigon-film)